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Analisi della situazione
Ai pazienti che usufruiscono del servizio di Cure Palliative Domiciliari, attività regolamentata dalla convenzione stipulata con l’ULSS 3 Serenissima, in base alle indicazioni terapeutiche dell’equipe curante, vengono fatti pervenire a domicilio da parte dei volontari (muniti di autorizzazione rilasciata dalla Direzione Sanitaria dell’ospedale dell’Angelo) o degli operatori stessi, i farmaci necessari al controllo della sintomatologia rilevata. Tali farmaci sono forniti dalla farmacia ospedaliera, elemento molto importante in un’ottica di contenimento della spesa, e consegnati appunto a domicilio. Si sottolinea come questa attività pur non rientrando tra gli impegni istituzionali previsti dalla convenzione in essere riveste una grande valenza di tipo sociale.
Conclusa l’assistenza al paziente, i volontari provvedono al recupero dei farmaci integri che non sono stati utilizzati. Spesso dai familiari vengono consegnati anche farmaci in prescrizione ed uso nel periodo antecedente il percorso di Cure Domiciliari. In tale modo nel tempo si è evitato lo spreco di tali prodotti e con il loro corretto reimpiego si è potuto contribuire a contenere la spesa generale per questo capitolo.
Nel corso degli anni, in AVAPO Mestre sono pervenute richieste di recupero di farmaci inutilizzati da parte di persone non note all’Associazione che lamentavano da un lato la difficoltà a smaltire i prodotti, dall’altro il rammarico per lo spreco che in tale modo si veniva a verificare.
Le Direttive Europee 2001/83 C.E., 2003/94 C.E. recepite in Italia con la Legge 244 del 2007 successivamente inserite nella Finanziaria 2008, e la recente normativa nazionale Legge n° 166 del 19 agosto 2016 (art. 15 e 16), prevedono la possibilità per le ONLUS operative in ambito socio-sanitario di assumere la connotazione di Centri di Raccolta di tali prodotti così da evitare la loro dispersione e riutilizzare risorse in termini economici.
E’ da sottolineare come questa prassi sia già resa operativa da parte di altre Organizzazioni No Profit presenti nel territorio nazionale. Si fa riferimento in particolare all’esperienza ormai pluriennale dell’Associazione Gigi Ghirotti di Genova che ha approntato anche specifiche modalità operative riferite sia al momento della raccolta che della distribuzione del materiale farmacologico.