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FOTOINVECCHIAMENTO E DANNI ALLA PELLE: QUANDO IL SOLE E’ CATTIVO
Il sole è fonte di vita e di benessere, a patto di non esagerare con l’esposizione: tutti sappiamo che preso nel modo sbagliato può essere molto pericoloso, ma non tutti, forse, sappiamo quali sono gli effetti dell’eccessiva esposizione al sole, non solo per quanto riguarda l’aspetto e l’invecchiamento precoce della pelle, ma anche per i danni al suo DNA che possono portare nel tempo a problematiche ben più gravi.
Di grande importanza risulta essere quindi la prevenzione primaria, a partire dall’educazione sanitaria per quanto riguarda l’esposizione solare.
L’invecchiamento della cute è un fenomeno complesso determinato sia da fattori intrinseci – quindi genetici, ereditari – che da fattori estrinseci o ambientali.
Esiste un invecchiamento biologico cronologico e un fotoinvecchiamento, in cui le alterazioni della cute sono dovute soprattutto all’azione cumulativa, negli anni, dell’esposizione solare cronica e prolungata. Alterazioni del DNA, diminuzione della capacità enzimatica di riparazione dei danni e conseguente modificazione delle funzioni cellulari contribuiscono a determinare cambiamenti legati all’età e a indurre il tumore della pelle. Questo tipo di tumori compaiono prevalentemente in aree fotoesposte: viso, collo, dorso delle mani e nelle persone cronicamente esposte al sole. Più comune nei soggetti con carnagione chiara, la cheratosi attinica rappresenta la precancerosa cutanea più frequente e può trasformarsi in pochi anni in un tumore della pelle, conosciuto come epitelioma. È stato evidenziato, infatti, che il 60% dei carcinomi squamocellulari insorge su cheratosi attiniche. La terapia delle Cheratosi Attiniche può porre notevoli problemi nella gestione di pazienti predisposti alla fotocarcinogenesi, soprattutto se, per motivi lavorativi o per stile di vita, si sono esposti ripetutamente e cronicamente al sole
In questo caso, infatti, le lesioni sono spesso diffuse e recidivanti, per cui necessitano di trattamenti multipli e ripetuti nel tempo.
L’approccio terapeutico più importante è basato sulla prevenzione dei danni da UV e quindi sull’utilizzo di schermi solari in caso di fotoesposizione.
Educazione sanitaria e visite di prevenzione diventano un binomio fondamentale per curare le persone ‘in tempi non sospetti’ e quando la malattia è in fase iniziale, ancora curabile.
Da qui nasce la Mission di collaborazione con AVAPO come Medico ed essere umano, quello di dedicare la nostra arte e il nostro tempo a chi ha bisogno perché lo screening e la prevenzione possono salvare la vita.
Dottoressa Rossana Capezzera,
Medico Chirurgo – Specialista in Dermatologia
Coord. regionale AIDA Ass. Italiana Dermatologi Ambulatoriali
Volontaria AVAPO