OPERARE INSIEME PER UN BENE COMUNE

OPERARE INSIEME PER UN BENE COMUNE

OPERARE INSIEME PER UN BENE COMUNE

L’impegno che da vari anni caratterizza il mio sentirmi volontaria in AVAPO, mi ha portato a promuovere il dialogo con varie persone che rivestivano incarichi in ambito sanitario e sociale, con la finalità di poter individuare insieme interventi che contribuissero a rendere più agevoli percorsi di vita irti di difficoltà a causa di problematiche collegate con la salute. In una di queste occasioni, ho avuto modo di conoscere la responsabile del reparto di Pediatria dell’ospedale dell’Angelo, dottoressa Paola Cavicchioli. In lei ho trovato una persona sensibile, molto attenta anche a cogliere situazioni vissute da numerose famiglie assistite, che richiedevano interventi di tipo sociale.

L’empatia che fin da subito si è stabilita tra di noi, ha fatto sì che il mondo AVAPO cominciasse ad aprirsi anche ad un nuovo orizzonte: quello delle famiglie con minori affetti da patologie inguaribili e con difficoltà sociali importanti. La concomitanza di un bando di concorso promosso dal Comune di Venezia, ha facilitato la stesura di un progetto “AVAPO JUNIOR”, in seguito finanziato con specifici fondi, che considerasse alcune delle criticità rilevate dal reparto di Pediatria offrendo alcune risposte in termini di servizi. Una di queste ha riguardato l’ambito del “Trasporto Sociale Pediatrico” il cui avvio è stato reso possibile grazie anche alla collaborazione con l’Associazione Il Sorriso di Giovanni guidata dalla vulcanica Presidente Daniela Buranello, la quale ha messo a disposizione di AVAPO un mezzo da dedicare a questo servizio. Ha provveduto in tempi rapidi, al suo reperimento e ad adattarne la carrozzeria, così da renderlo un mezzo gioioso, idoneo ad accogliere i più piccoli. I volontari di AVAPO che hanno accolto l’appello nel rendersi disponibili per effettuare questo particolare servizio, molto coinvolgente sul piano emotivo, ha consentito la realizzazione di quello che poteva sembrare un sogno e che andava a colmare un vuoto esistente fino a pochi mesi prima. Tale risultato è stato un esempio tangibile della forza che l’operare in modo sinergico, ha per il conseguimento di un obiettivo comune.

Ben presto la realizzazione di questo servizio ha messo in evidenza l’importanza della collaborazione avviata tra la struttura ospedaliera, AVAPO e le famiglie, consentendo ai piccoli di raggiungere in sicurezza la struttura ospedaliera di Padova o di Mestre e di far rientro a casa, spesso la sera stessa, o comunque, di contare sull’intervento dei volontari per il ritorno verso l’abitazione. I chilometri macinati nel corso dei mesi, sono stati parecchi così come l’impegno temporale richiesto ai volontari, ma vedere le sfaccettature di questo progetto che sta crescendo nel tempo, fanno bene al cuore. Anche perché non si tratta solamente di provvedere all’organizzazione dell’accompagnamento, dovendosi spesso confrontare con difficoltà di tipo linguistico per comprendere le richieste del genitore che sta all’altro capo del telefono, ma anche di farsi attenti a cogliere altre “piccole necessità”, relative alla presentazione di una domanda di invalidità o all’apertura di un conto corrente da indicare per l’accredito dei benefici assistenziali, all’avvio di un percorso scolastico che nella fase organizzativa, metta in atto quanto la legge prevede così da accogliere nel modo migliore possibile, il nuovo iscritto.

Oltre a ciò, in occasione delle grandi festività quali il Natale e la Pasqua, da parte degli studenti di numerose scuole del territorio, sono stati realizzati bigliettini di auguri che sono stati consegnati al reparto di Pediatria dell’ospedale dell’Angelo insieme a dei manufatti realizzati da volontarie di AVAPO così da far giungere ai piccoli ricoverati e ai loro genitori, il calore di una comunità più grande che pur non conoscendoli, voleva far giungere un gesto di affetto

Il progetto di collaborazione sta proseguendo tanto da essere diventato parte integrante dei servizi offerti da AVAPO Mestre alle persone residenti nel nostro territorio che necessitano di uno dei supporti offerti. Credo che uno dei doni più belli che può ricevere chi è coinvolto in queste attività, sia l’incrociare qualche sorriso che illumina il volto dei piccoli e la gratitudine che traspare da quello dei genitori i quali si sentono supportati nell’ affrontare innumerevoli ostacoli.

Oltre a ciò, il dialogo avviato con il reparto di Pediatria, ha favorito la percezione da parte delle famiglie, del legame esistente tra struttura ospedaliera e territorio tanto da offrire in modo coordinato, risposte ai bisogni espressi e da realizzare una continuità di cura che integra e completa quelle specifiche di tipo sanitario.

Stefania Bullo

Presidente AVAPO Mestre

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